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Non riesci a dormire? I disturbi del sonno

I disturbi del sonno sono molto diffusi e in continuo aumento di incidenza negli ultimi anni. II disturbo più frequente di questa categoria diagnostica è l’insonnia, caratterizzata da:

– difficoltà di addormentamento (insonnia iniziale)

– frequenti risvegliamenti durante la notte (Insonnia centrale)

– risveglio precoce al mattino con impossibilità di riaddormentamento (insonnia terminale).

Possiamo distinguere il disturbo di insonnia, in base alla durata, in: situazionale, si presenta per pochi giorni in relazione ad eventi di vita stressanti (ad esempio un esame o una valutazione imminente) e svanisce con il risolversi dell’evento; persistente, quando il disturbo persiste ben oltre il risolversi del fattore ansiogeno scatenante; ricorrente, che vede la presenza di più occasioni di insonnia nell’arco di un anno.

Sebbene sia capitato ad ognuno di noi, almeno una volta, di dormire male prima di un evento emozionante ed imminente, una insonnia persistente si ripercuote sulla qualità della vita.

La frequente mancanza di sonno e la scarsa qualità del ciclo sonno-veglia, infatti, causano numerosi disagi anche durante il giorno, che vanno dalla preoccupazione persistente relativa al sonno, a sonnolenza e affaticamento, un senso generale di malessere, disturbi dell’attenzione e della concentrazione, peggioramento del rendimento scolastico o lavorativo, irritabilità e tono dell’umore alterato, manifestazione di sintomi somatici (frequenti mal di testa, disturbi gastrointestinali).

I disturbi del sonno sono ascrivibili all’influenza reciproca di cause biologiche (es. età avanzata, assunzione di farmaci, ragioni di ordine ormonale legate allo sviluppo, presenza di una malattia organica), psicologiche (stress, scarsa igiene del sonno), ambientali (cambiamenti di vita, lunghi viaggi, esigenze lavorative) e psicopatologiche.

Infatti, sebbene l’insonnia sia stata riconosciuta come un disturbo a sé stante nel DSM V, spesso sono presenti patologie di natura psicopatologica che ne innescano o ne accentuano il decorso. In particolare, l’insonnia può presentare una forte comorbilità con disturbi del tono dell’umore, quali fasi depressive o disturbo depressivo (in particolare l’insonnia terminale), disturbi d’ansia, disturbi di personalità e disturbi del comportamento alimentare.

La terapia cognitivo comportamentale è la terapia di elezione per i disturbi del sonno e, in particolare, dell’insonnia. Rivolgiti al centro Nutriamo la Vita per un consulto!